
Sono appassionata di floricultura e, ovviamente, ho un debole per la natura che mi circonda, che mi trasmette sempre buon umore. Fare una passeggiata e guardarmi intorno, osservare un fiore, riconoscerlo e sentirne il suo profumo (se ce l’ha) è una cura per l’animo. Mi rendo conto che si tratta di una sensazione difficile da comprendere, se non la si è mai provata.
Mi interesso molto a conoscere le piante e a continuare ad informarmi e ad imparare a riguardo. I loro nomi, il loro habitat ideale, il loro benessere, il nutrimento e le esigenze di cui necessitano. Mi dispiaccio parecchio a vedere che le mie piantine vengano (eventualmente) colpite da batteri, virus, muffe e funghi. Cerco di capire gli errori commessi durante la cura, e la sola idea che possano morire e non ricrescere più mi dispiace tantissimo. Molti penseranno che ‘’morto un santo se ne fa un altro’’ e che si possa semplicemente acquistarne una nuova e tutto sia risolto. Il fatto è che ogni pianta è un organismo a sé; non credo che ci siano piante uguali, neanche quelle che appartengono alla stessa specie e alla stessa classificazione.
Ognuna ha una sua storia quando ti arriva tra le mani (e forse anche prima ancora che l’adotti) . Alla fine anche le piante (fiorite e sempre verdi), gli alberi e gli arbusti sono organismi viventi e vivi, i quali respirano e si riproducono anche se in modo diverso rispetto a noi esseri umani.

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